È un fastidio di non poco conto ritrovarsi alle prese con una carta non abilitata: vuol dire che non si ha la possibilità di servirsi di questo utile mezzo di pagamento, sempre più diffuso e utilizzato dagli utenti.
Quando la carta non è abilitata, infatti, l’ente che l’ha fornita non consente di accedere a particolari funzioni, tipicamente il pagamento in un POS.
Va rilevato, in effetti, che nell’ultimo biennio nel nostro Paese è stato registrato un trend favorevole al pagamento con la moneta elettronica: tale circostanza può essere ricollegata alla diffusione delle carte contactless, le quali risultano essere più pratiche e anche più sicure da un punto di vista sanitario. Proprio alla luce di ciò, ritrovarsi con una carta non abilitata può provocare non pochi disagi!
Scopriamo insieme quali sono le possibili cause che hanno determinato il blocco della carta e come fare per porvi rimedio!
Perché la carta viene bloccata e dunque risultare non abilitata
Perché la carta può risultare non abilitata?
Per esempio, può succedere che essa sia stata bloccata:
- a causa di una frode
- perché sono state effettuate delle spese eccessive
- perché si è verificato un malfunzionamento
Se si ha una carta non abilitata è necessario, dunque, capire il motivo per cui ciò è avvenuto!
Altre cause che possono determinare la disattivazione della carta sono le seguenti:
- può essere accaduto che si sia andati oltre i limiti di spesa e/o prelievo previsti dal proprio conto corrente, e quindi la carta è stata bloccata dalla banca. Cosa fare nel caso in cui il conto corrente è sconfinato in negativo? Non si può far altro che ricomporre un saldo positivo!
- la carta si è smagnetizzata. In tal caso non ci sono rimedi possibili, nel senso che non la si può “rimagnetizzare”: l’unica soluzione consiste nel chiedere una carta sostitutiva, mentre quella smagnetizzata andrà restituita alla banca;
- il proprietario stesso ha fatto bloccare la carta, dopo che questa era stata smarrita, e si è scordato di farla sbloccare dopo averla ritrovata;
- in altre circostanze, l’istituto che ha fornito la carta può decidere di procedere a un blocco cautelativo perché il titolare di recente ha eseguito delle operazioni insolite o si è servito della carta in un Paese straniero. Il blocco, in tal caso, è motivato da un presunto uso fraudolento: occorre capire se ciò è realmente avvenuto, verificando le ultime operazioni che sono state eseguite.
Che cosa fare?
Prima di tutto, è necessario contattare il proprio istituto di credito e spiegare che la carta bancomat sta dando dei problemi, in modo da avere un primo feedback dalla banca.
Quasi sempre quest’ultima riesce a fornire le informazioni desiderate, ammesso che esse siano note all’istituto: in caso contrario, è possibile che si abbia a che fare con un malfunzionamento su cui si deve indagare.
A questo punto non resta che capire come risolvere il problema!
Le soluzioni per questo inconveniente
Una volta che si è compreso perché la carta non è abilitata e che si conoscono i motivi che possono aver causato un eventuale malfunzionamento, bisogna capire in che modo il problema può essere risolto, così da riuscire a riabilitare il proprio dispositivo di pagamento.
Quando la carta è stata bloccata dall’istituto che l’ha messa a disposizione, sarà questo stesso ente che potrà sbloccarla: così si può tornare a usarla di nuovo nel giro di alcuni minuti!
Sia chiaro: affinché la carta possa essere attivata sarà indispensabile individuare e dunque risolvere il problema che aveva portato al suo blocco!
Carta non abilitata bancomat: c’è da preoccuparsi?
In teoria con una carta non abilitata non ci si deve preoccupare più di tanto, anche se, ovviamente, è comprensibile il disagio di chi si accinge a effettuare un prelievo dal bancomat o a provvedere a un pagamento in un negozio e si accorge di non poter portare a termine l’operazione!
Una volta che si è entrati in contatto con la banca che ha rilasciato la carta, non ci vorrà molto per capire che cosa c’è che non va e cosa si deve fare per ripristinare la situazione di partenza.
Certo, c’è da sperare che le origini del problema non siano da attribuire a un utilizzo fraudolento della carta, perché questo vorrebbe dire che la stessa è stata utilizzata da qualche malintenzionato per effettuare dei pagamenti – non autorizzati, evidentemente – che hanno prosciugato il conto a cui la carta è collegata!
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